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tecniche avanzate

Facility Management in equilibrio tra System Thinking e System Sensing

“Non possiamo controllare i sistemi o capirli. Ma possiamo danzare con loro”
 |  Sintropia  |  ,
Immagine ispirata dal libro di Giorgio Parisi “In un volo di storni” Le meraviglie dei sistemi complessi

Il System Thinking è un’analisi che mira a comprendere quale è il meccanismo che permette a un sistema complesso di far coesistere tutti i suoi ingranaggi, ognuno dei quali provoca delle interazioni e definisce il comportamento globale del sistema e si fonda su tre principi fondamentali:

  • la capacità di osservare il mondo che ci circonda in un’ottica di sistema complesso e con degli impatti interdipendenti;
  • la consapevolezza dell’importanza della struttura dei sistemi che stiamo analizzando e che determinano le situazioni con cui ci confrontiamo;
  • la comprensione che vi sono delle interazioni in tutte le parti del sistema e che ogni azione che intraprendiamo, provoca una conseguenza nel sistema stesso.

Il System Thinking espande la gamma di scelte disponibili per la soluzione di un problema, ampliando la nostra capacità di analisi in modo innovativo e differente. Allo stesso tempo, i principi del pensiero sistemico ci rendono consapevoli del fatto che non esistono soluzioni ottimali o perfette e che, soprattutto, non esistono soluzioni standard nel facility management che possono funzionare su più organizzazioni. Piuttosto, esistono modelli, approcci, paradigmi e strumenti digitali come Sintropia™ che sono in grado di orientare e supportare diverse decisioni:

  • una organizzazione che intende valutare oggettivamente un fenomeno complesso (sia questo economico, sociale, ambientale ecc.) necessita di parametri di sintesi, che possono essere identificati in un modello. Tutti i parametri del modello vengono continuamente elaborati e confrontati attraverso algoritmi orientati alle best practices al fine di diagnosticare punti di forza e debolezza del modello gestionale in uso presso il Cliente e suggerire azioni di miglioramento;
  • il cliente che “indossa” quel determinato modello acquisisce tutta una serie di vantaggi offerti in dotazione dal modello stesso. A partire dal confronto delle performance, tra organizzazioni che condividono lo stesso modello, per individuare margini di miglioramento, alla segnalazione di potenziali criticità valutate sulla continua analisi di quelle variabili di natura dinamica, che concorrono a modificare le esigenze di servizio e che spesso sono in contrapposizione con la tecnologia in uso, con la preparazione dei fornitori, con la rigidità dei contratti, fino al tentativo di eliminare le inefficienze trasformando prima i dati in informazione e poi in conoscenza.

Dal quinto e settimo concetto del decalogo della Complessità di Alberto Felice De Toni.

Se un fenomeno è semplice troviamo il principio causa-effetto che ci spiega davanti all’effetto quale è la causa. In questo caso dobbiamo riconoscere quale è la classica partenza del problema e applicare il protocollo, perché il problema è già stato risolto in passato. 

Se il fenomeno è complicato troviamo molte cause che concorrono a quell’effetto e abbiamo bisogno di capire quale è la causa rilevante, in questo caso lo schema è analisi, pianificazione ed implementazione.

Se il fenomeno è complesso, dobbiamo cambiare schema di comportamento perché i sistemi complessi sono sistemi dinamici che definiscono la loro traiettoria durante il fenomeno stesso. In questo caso lo schema è azione, apprendimento e adattamento.

Se il fenomeno è caotico, allora il sistema è imprevedibile, non c’è alcuna relazione tra causa ed effetto, non emerge nessun modello, in questo caso non possiamo contare sulla fase di apprendimento del modello ma solamente su azione e adattamento.

Siamo immersi in tre mondi: quello fisico della materia, quello biologico della vita e quello sociale delle relazioni umane. Abbiamo tre classi di comportamento, il mondo fisico, che è un comportamento necessario e segue le leggi della fisica e della chimica, il mondo biologico, che segue un comportamento istintivo legato ad esperienze codificate e infine il mondo dell’autocoscienza, del libero arbitrio, con infinite possibilità. Ecco perché la complessità del tema sociale è la più elevata.

Il System Sensing si basa sul System Thinking (pensiero sistemico) ed espande la nozione di comprendere un sistema attraverso un approccio felt-sense.

Il filosofo Eugene Gendlin ha definito il termine felt-sense come una combinazione di emozione, consapevolezza e intuito. Contiene tutte le nostre storie ed esperienze in tutti i differenti livelli (fisico, mentale ed emotivo).

Per creare benessere bisogna conoscere i bisogni delle persone e il facility manager deve dotarsi di nuovi strumenti di comprensione se vuole puntare ad un continuo miglioramento. 

La piattaforma digitale Sintropia™ per il controllo e la gestione dei servizi integrati del facility management è stata progettata a partire da questi concetti e oggi può essere definita come un sistema di conoscenze, tecnologia, metodi e algoritmi che consentono di integrare, armonizzare, visualizzare, combinare, associare e analizzare dati provenienti da diverse fonti per convergerli verso un singolo punto di conoscenza.

Non possiamo controllare i sistemi o capirli. Ma possiamo ballare con loro” Donella H. Meadows.


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