L’Audit di manutenzione
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Gestione degli audit di manutenzione
Gli audit di manutenzione sono gestiti dalla sotto-funzione «Ingegneria di Manutenzione». A questa sotto-funzione è demandato il compito di pianificare ed eseguire gli audit di manutenzione, di raccoglierne, analizzarne e registrarne i risultati, di qualificare i valutatori interni per le verifiche ispettive di «prima» e di «seconda parte». Il tipo e la frequenza degli audit deve essere programmata in base allo stato e all’importanza delle attività condotte. In particolare, ci si può basare su:
- i risultati dei precedenti audit;
- il livello di criticità delle attività, dei processi, dei progetti e dei beni/prodotti;
- il grado di complessità delle attività, dei processi, dei progetti e dei beni/prodotti;
- i reclami degli addetti alla produzione;
- i ritorni dal campo degli addetti alla manutenzione;
- i programmi di miglioramento in essere.
La corretta gestione degli audit presuppone che la sotto-funzione «Ingegneria di Manutenzione» predisponga anche i mezzi adeguati alla loro attuazione. In particolare:
- i verificatori interni od esterni idonei al livello di audit da eseguire;
- le procedure e le istruzioni per la conduzione dell’audit;
- la documentazione di supporto agli audit (check-list, modulistica per non conformità, azioni correttive, ecc.).
I risultati degli audit, invece, sono utilizzati in primo luogo dal responsabile della manutenzione per:
- controllare qualitativamente e quantitativamente la funzione manutenzione;
- promuovere tempestivamente sia le azioni di mantenimento del livello raggiunto sia quelle per il miglioramento continuo delle prestazioni fornite;
- proporre, ove opportuno, l’introduzione di modifiche organizzative e/o nuove risorse;
- intensificare il monitoraggio delle aree critiche;
- qualificare maggiormente il personale mediante addestramento specifico;
- presentare alla Direzione l’annuale relazione dello stato della manutenzione corredata dalle evidenze oggettive desunte dagli audit.
Conclusioni
La terziarizzazione di molte attività di manutenzione, la necessità di verificare la rispondenza dei servizi forniti con la vigenti normative, l’esigenza di monitorare parametri ed indici di miglioramento continuo hanno evidenziato l’esigenza di adottare adeguati strumenti di controllo. L’audit di manutenzione è certamente lo strumento che si rivela più idoneo per ottenere una conoscenza oggettiva sugli argomenti oggetto della verifica, per esercitare qualsiasi azione di controllo sullo stato e sull’andamento delle attività, dei processi, dei progetti, della funzione e delle risorse di manutenzione, per identificare le azioni correttive e preventive da avviare per l’eliminazione delle «Non Conformità». L’importanza di questo strumento è attestata anche dalla larga diffusione che esso ha avuto negli ultimi anni e continua ad avere nell’ambito della manutenzione.