Soluzione al software del service provider
DataHub si integra al sistema informatico dell’assuntore acquisendo i dati generati durante l’erogazione dei servizi, che vengono elaborati, conservate e diventano la base informativa del cliente (dati di proprietà).
1) Ciclo di vita dei beni
Per tracciare il ciclo di vita degli asset e garantire una gestione attiva del patrimonio immobiliare, datahub raccoglie i dati dal sistema informatico del fornitore, al fine di mantenere aggiornato il fascicolo del fabbricato (un documento tecnico, dinamico, nel quale sono contenute tutte le informazioni relative allo stato di agibilità e di sicurezza di un immobile, sotto il profilo della stabilità, dell’impiantistica e della manutenzione).
2) Monitoraggio & controllo
Datahub predispone in modo nativo gli algoritmi di Analytics per il monitoraggio e il controllo dei risultati. In particolare per le manutenzioni preventive vengono analizzati gli eventuali discostamenti tra tempi e costi pianificati nel cronoprogramma tecnico – economico e l’effettiva erogazione del servizio. Anno dopo anno, sulla base dei dati raccolti dal campo, sarà possibile confrontare e si spera migliorare nel dettaglio tempi e costi di pianificazione per ogni intervento. Viene eseguita una verifica continua sul budget stanziato per area o asset. DataHub mette a disposizione diversi strumenti controllo complementari a quelli utilizzati da fornitore:
- misurazione delle prestazioni;
- soddisfazione degli utenti;
- benchmarking;
- maturità del fornitore.
3 | Cruscotto di indicatori condivisi (pms)
La misurazione delle performance nei servizi di facility richiede la definizione di un sistema di indicatori che permetta di rappresentare, in un quadro unitario e prospettico, le scelte strategiche più opportune, al fine di indirizzare i servizi al miglioramento continuo ed amministrare il cambiamento. L’utilizzo di un cruscotto di indicatori condivisi (Performance Measurement System) nel facility management permette un miglioramento dei rapporti tra le parti coinvolte in un appalto di FM. Tale strumento, fondamentale nel supportare l’evoluzione nei rapporti cliente-assuntore-fornitore verso una partnership, fornisce informazioni oggettive sull’andamento del contratto, in termini di livello di servizio.
4 | Aspetto contrattuale
Nella concezione tradizionale dell’outsourcing il requisito essenziale per il buon esito di un appalto è la capacità dei contraenti di redigere un contratto puntuale e rispondente alle necessità delle parti. Tuttavia è impossibile specificare come devono agire i contraenti in ogni possibile occasione. Infatti si sceglie di non redigere contratti troppo puntuali anche perché i costi da sostenere per discutere e includere nuove clausole contrattuali sono troppo elevati. In conclusione, l’incompletezza contrattuale deve essere considerata come strutturale nei rapporti tra i contraenti. Esistono molte variabili che possono condizionare un appalto ed è impossibile e costoso prevederle tutte. Nella realtà quindi le parti definiscono e stipulano contratti estremamente incompleti. Il termine partnership usato tra il committente e l’assuntore, per colmare il gap contrattuale, diventa un’illusione se non supportato da strumenti di misurazione efficaci ed efficienti.